HO IL PRIVILEGIO DI NON DOVER COMPIACERE NESSUNO.
LA EXISTENTIAL METAPHYSICS (METAFISICA ESISTENZIALE) DEFINISCE CON COERENZA L’ARTE DI CUI MI OCCUPO. ESSA INDAGA, ATTRAVERSO L’IMMAGINE, L’ESSENZA PROFONDA DELLA CONDIZIONE UMANA. UNISCE L’ENIGMA E L’IMMOBILITÀ TIPICI DELLA METAFISICA (SPAZI SILENTI, PROSPETTIVE ACCENTUATE) CON LE TEMATICHE CRUCIALI DELL’ESISTENZIALISMO: L’ANGOSCIA, LA SOLITUDINE, IL SENSO DI ESTRANEITÀ E LA RICERCA DI SIGNIFICATO NELL’ESISTENZA. L’OPERA SI PONE COME UNA MEDITAZIONE VISIVA TRA CIÒ CHE È VISIBILE E L’INVISIBILE, TRA LA REALTÀ PERCEPITA E IL MISTERO DELL’ESSERE.
RAPPRESENTO SCENARI, CERTAMENTE FANTASIOSI, ASSEMBLAGGI CIRCOSTANZIALI E TEMATICI CARATTERIZZATI DA UN’IMPRONTA METAFISICA E VISIONARIA. ESSI RICHIAMANO COMUNQUE CONTENUTI CONTEMPORANEI NON SLEGATI DAL RECENTE PASSATO O DA QUELLO REMOTO FINO ALLA GENESI. HO SEMPRE CONSIDERATO L’ARTE, LA PITTURA IN PARTICOLARE, UNO STRUMENTO UNICO PER CONDIVIDERE IDEE E CONTENUTI.
Nelle arti visive il “concetto” come “Espressione artistica” necessita comunque di un supporto “formale intelligente“, diversamente trattasi di mera filosofia, trastullo e sollazzo per rampanti critici e compiacenti e spocchiosi storici dell’arte, materia prima per affaristi paperoni, e opulente Gallerie.
…HO DEDICATO ANNI ALLA RICERCA DI UN PERSONALE EQUILIBRIO TRA FORMA E CONTENUTO. SONO CONVINTO INFATTI CHE UN’OPERA D’ARTE PER ESSERE DEFINITA TALE DEBBA ESSERE IL RISULTATO DELLA LORO FUSIONE.
L’ IMMAGINAZIONE È PROPORZIONALE ALL’ESPERIENZA DI VITA E AL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE E CREATIVO.
COMPRA UN’OPERA D’ARTE PERCHÉ TI PIACE E SCEGLI UN ARTISTA VIVENTE SE VUOI AVERE LA CERTEZZA ASSOLUTA.
…UTILIZZO LA PITTURA PER RENDERE VISIBILE IL MIO PENSIERO.
Renè Magritte
- L’arte visiva nasce come
Antitesi all’Egoismo, questa é la sua natura: L’arte, in questa prospettiva, non è solo l’espressione di un singolo, ma un ponte verso l’altro. Quando l’artista comunica un’idea, un’emozione o una riflessione, sta compiendo un atto di generosità e condivisione, invitando l’osservatore a uscire dal proprio isolamento per entrare in una dimensione comune.
Sopravvivenza per la Condivisione: Un’opera d’arte “vive” veramente solo nel momento in cui viene fruita e interpretata da qualcun altro. La condivisione non è un optional, ma la sua ragion d’essere. È nel dialogo (anche silenzioso) tra opera e osservatore che l’arte diventa patrimonio, smettendo di essere un semplice oggetto per diventare un’esperienza collettiva. diffido sempre da chi sostiene di dipingere per se stesso!